14 brani classici per pianoforte che ogni musicista dovrebbe conoscere
Con secoli di storia alle spalle, la musica classica merita uno spazio nella playlist di ogni musicista. Qui troverai alcuni dei brani per pianoforte più famosi dal periodo Barocco a quello Romantico.
Ultimo aggiornamento del 24 gennaio 2024
Nel repertorio di ogni pianista, la musica classica ricopre sicuramente un ruolo di prestigio. Conoscerla non solo è utile per mantenere viva la tradizione, ma anche per essere consapevoli dell’influenza che questa esercita su ogni genere musicale. Ad esempio, a Schubert si deve il primo brano con la struttura strofa-ritornello che ritroviamo spesso nella musica di oggi, e a Bach possiamo far risalire le origini del jazz. Studiando la musica classica amplierai quindi la tua conoscenza dei diversi stili e migliorerai radicalmente anche la tua esecuzione.
Importante: per semplicità, flowkey usa la parola classica per parlare della musica appartenente ai periodi Barocco, Classico o Romantico. Nessun conservatorio o scuola di musica si sognerebbe mai di ridurre un concetto così ampio in questi termini, ma secondo noi è il modo più semplice per introdurre questi argomenti. Abbiamo tracciato le differenze tra questi periodi in un articolo di approfondimento che puoi leggere in inglese qui.
Ecco una selezione di 14 brani dal periodo Barocco a quello Romantico. Se hai studiato il pianoforte durante l’infanzia e stai ricominciando a suonarlo adesso, è probabile che tu già conosca molti di questi pezzi. La nostra lista di compositori non è assolutamente esaustiva, ma crediamo che formi un ottimo repertorio di partenza. Come sempre, potrai imparare tutta la musica elencata qui nella nostra app flowkey.
1. Johann Pachelbel – Canon in D (Canone in Re)
Perfetta per i matrimoni
Un canone è una composizione in cui la linea melodica viene imitata e stratificata con voci di contrappunto. In questo caso, si tratta di un “canone accompagnato” poiché ci sono altre melodie che si sovrappongono creando una trama ricca, anche quando il brano viene eseguito solo al pianoforte.
Il “Canon in D” di Pachelbel ottenne un grande successo quando il compositore era in vita alla fine del XVII secolo, perdendo poi popolarità finché non fu riscoperto intorno agli anni Sessanta del Novecento. La sua caratteristica progressione armonica di otto battute è stata rielaborata in numerose forme da artisti rock e pop, mentre oggi l’originale è presente in tutti i repertori musicali per i matrimoni.
2. Johann Sebastian Bach – Prelude No. 1 in C (Preludio n. 1 in DO maggiore)
Ipnotici accordi spezzati
Saper suonare un po’ di Bach è fondamentale non solo per conoscere l’abilità tecnica di questo grande compositore, ma anche per essere consapevoli della sua imperitura capacità di ispirare musicisti di tutti i tempi. “Prelude No. 1 in C” è il primo preludio della sua raccolta Il clavicembalo ben temperato che scrisse “per il profitto e per l’uso della gioventù musicale desiderosa di apprendere”.
Se anche tu senti di appartenere a questo gruppo, siamo certi che suonando questo pezzo riuscirai a sviluppare un ritmo più naturale e a migliorare con la diteggiatura. Ricorda che non si tratta solo di un esercizio: l’andamento del brano, composto da accordi spezzati crescenti, è di una bellezza ipnotica.
3. Wolfgang Amadeus Mozart – Sonata No. 16 in C (Sonata n. 16 in DO maggiore)
Accordi spezzati allegri
Mozart era un bambino prodigio ed è diventato uno dei più apprezzati compositori di musica classica di tutti i tempi. A causa della morte prematura a soli 35 anni, molti pezzi della sua prolifica produzione musicale, tra cui questo, rimasero inediti fino a decenni dopo la sua morte.
Fu Mozart stesso a definire questo brano “per principianti”, anche se è più appropriato considerarlo per pianisti di livello intermedio o avanzato. Eppure, se suonato solo con la mano sinistra o solo con la mano destra e a un ritmo lento, potrebbe essere un pezzo adatto anche ad ambiziosi musicisti alle prime armi. Gli accordi spezzati della mano sinistra con la melodia suonata dalla mano destra non sono solo belli da eseguire, ma aiutano anche a migliorare la coordinazione.
4. Wolfgang Amadeus Mozart – Eine kleine Nachtmusik – Serenade No. 13 (Serenata in SOL maggiore)
Un tema vivace e gioioso che rappresenta appieno Mozart
È impossibile non aggiungere alla lista un altro pezzo di Mozart. In questo caso si tratta di un brano che il compositore scrisse per un quartetto d’archi e che fu poi arrangiato in modo esemplare per il pianoforte. Il titolo “Piccola serenata notturna” è la traduzione esatta e ancora oggi in uso di un appunto che Mozart scrisse per riferirsi a questo brano.
Leggi: 9 pezzi di Mozart che ogni pianista deve conoscere
Si tratta dell’opera più nota e suonata di Mozart per una buona ragione: il tema vivace e gioioso è facilmente riconoscibile e rappresenta appieno l’essenza del compositore. A cominciare dal famoso allegro, riproposto spesso anche nel cinema, il pezzo si caratterizza per la sua toccante emotività. Perdersi tra le sue note durante l’esecuzione è facilissimo e, in più, il pubblico rimane sempre estasiato!
5. Ludwig van Beethoven – Moonlight Sonata (Sonata al chiaro di luna)
Tranquilla, delicata ed evocativa
Anche Beethoven è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi: un bel successo se si pensa che ha scritto la maggior parte delle sue opere da quasi (o totalmente) sordo.
“Moonlight Sonata” è un pezzo tranquillo e delicato che crea un’atmosfera da sogno, tanto che il suo titolo precedente era “Sonata quasi una fantasia”. Inoltre, si colloca al centro del dibattito dei moderni pianisti rispetto all’uso dei pedali (leggi l’articolo sui pedali – in inglese – qui): utilizzando un pedale di risonanza odierno, le indicazioni di Beethoven possono creare delle dissonanze al cambio degli accordi. Pertanto, a meno che il tuo pianoforte non abbia 200 anni, ti consigliamo di fare attenzione e di provare a usare il mezzo pedale.
6. Ludwig van Beethoven - Für Elise
Arpeggi delicati e fluidi
Anche Beethoven merita altro spazio nella nostra lista. Pur avendo notevolmente trasformato la sua produzione nel corso della vita a cavallo tra Classicismo e Romanticismo, il compositore non perse mai il suo spirito innovatore.
“Für Elise” è una bagatella che il Vocabolario Treccani definisce come un “breve componimento per lo più di tono lieve e sereno, e di chiara scrittura”. A questa definizione rendono giustizia la delicatezza del brano e gli arpeggi fluidi che legano la mano destra con la sinistra. Come la “Sonata in C” di Mozart, questo pezzo non fu mai pubblicato da Beethoven e fu scoperto solo 40 anni dopo la sua morte. L’identità della donna che dà il titolo al brano, “Elise” rimane ignota, così come non sappiamo se abbia mai ascoltato il capolavoro che l’autore scrisse per lei.
7. Frédéric Chopin – Prelude No. 4 in Em (Preludio n. 4 in MI minore)
Il suono del dolore
Chopin era un maestro nel comunicare le emozioni attraverso la musica, e infatti questo pezzo trasmette il dolore nella sua forma più pura. L’ultima indicazione di dinamica nell’opera è smorzando, che significa “prescrivere una diminuzione, sino a estinguersi, dell’intensità del suono” (Enciclopedia Treccani), tanto che Chopin chiese che al suo funerale fosse suonato proprio questo brano. Per quanto macabra possa sembrare tale richiesta, ti consigliamo caldamente di ascoltare e, perché no, provare ad eseguire questo maestoso ed elegante componimento.
8. Franz Liszt – Liebestraum No. 3 (Sogno d’amore n. 3)
Sognare l’amore
Il titolo “Liebestraum” significa “Sogno d’amore”, ed è proprio questo che evoca Liszt. Fluido, magico e sognante, il pezzo è nato dalla lirica di Ferdinand Freiligrath trasportata in musica dallo stesso Liszt. Oltre ai riferimenti alla perdita, compaiono anche i versi “E fa che il tuo cuore sia fervido, e custodisca l’amore e lo conduca con sé, finché c’è un altro cuore caldo che batte per lui”.
9. Johannes Brahms – Brahms’ Lullaby (Ninna nanna di Brahms)
Una canzone per bambini con un colpo di scena segreto
Sicuramente conoscerai questa ninna nanna per bambini. Tuttavia, forse non sai che Brahms dedicò questo pezzo a un’amica di infanzia di cui era innamorato in occasione della nascita del suo secondo figlio; per questo nascose nel brano un controcanto ispirato a una melodia che lei gli cantava quando erano piccoli.
10. Pyotr Tchaikovsky – Swan Lake (Il lago dei cigni)
Un classico della danza classica eseguito al pianoforte
Tchaikovsky è probabilmente meglio conosciuto per le sue eccezionali composizioni liriche e per ciò che il musicologo Francis Maes ha descritto come “opulenza sensuale”. L’esempio perfetto di ciò è il Lago dei cigni, un balletto che racconta la triste storia di una principessa che di giorno è un cigno su un lago di lacrime e di notte si trasforma in umana. Anche quando è eseguito al pianoforte, questo magnifico pezzo si distingue per la sua bellezza melodica, malinconica e senza tempo.
11. Edvard Grieg – In the Hall of the Mountain King (Nell'antro del re della montagna)
Divertente, magico e meraviglioso
Grieg scrisse questo brano per accompagnare una scena del poema drammatico Peer Gynt di Ibsen, dove l’omonimo personaggio entra nel mondo dei sogni. Grieg con ironia descrisse il componimento come “qualcosa che puzza di sterco di mucca, di norvegesità e di autosufficienza”. È divertente, magico e meraviglioso.
12. Claude Debussy – Clair de Lune (Chiaro di luna)
Un classico del pianoforte, magistrale e d’ispirazione
Fu una poesia di Paul Verlaine a ispirare il titolo di questo pezzo che significa “Chiaro di luna” (i rimandi a una donna di nome Clair sono errati). Nella lirica si mescolano sfumature di gioia e di tristezza, come nei versi “suonando il liuto, e ballando, e pare che siano tristi sotto quelle vesti fantastiche”. La composizione di Debussy cattura in maniera magistrale la malinconia con il suo inizio delicato e minimale, per poi sfociare in un potente e maestoso turbinio di emozioni.
13. Erik Satie – Gymnopédie No. 1
Un pezzo malinconico ed elegante dall’origine sorprendente
In questo caso, siamo di fronte a un brano malinconico ed elegante scritto da un compositore che si definiva più “misuratore del suono” che musicista. Satie scelse il titolo Gymnopédies ispirandosi a un’evocativa danza dell’antica Grecia in cui giovani uomini (e donne) ballavano nudi. Un’informazione interessante da conoscere per approcciarsi al meglio a questo brano.
14. Dmitri Shostakovich – Waltz No. 2 (Valzer n. 2)
Tra letteratura e teatro
Shostakovich è il compositore perfetto per concludere la nostra lista di brani, poiché il suo stile ibrido unisce diverse influenze provenienti da tutte le epoche. “Waltz No. 2” è il componimento più famoso della sua produzione, si tratta di una danza che fonde la teatralità sovietica e la leggerezza romantica con l’obiettivo di creare qualcosa di intenso.
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Imparare i tuoi pezzi classici preferiti al pianoforte ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi (articolo in inglese) e a rendere il tuo percorso di apprendimento molto più piacevole. Dopotutto, se suoni la musica che ami è facile mantenere alta la motivazione!
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