La migliore guida per imparare a suonare il pianoforte
Capitolo 4
Iniziare a suonare il pianoforte
La migliore guida per imparare a suonare il pianoforteNell’ultimo capitolo abbiamo gettato le basi per iniziare a suonare. Ora hai imparato qual è la posizione seduta corretta, con una postura stabile, e sai come premere i tasti nel modo giusto. Ma un pezzo non si suona con una sola nota! Adesso andiamo alla scoperta della tastiera, in modo da poter mettere in pratica la tecnica appresa. Quando si inizia a suonare il pianoforte, è importante utilizzare la tecnica corretta, per questo ti consigliamo di tornare al Capitolo 3 - La corretta tecnica pianistica man mano che avanzi nello studio.
Posizione di partenza e orientamento
Guarda i tasti. Ognuno di essi rappresenta una nota diversa che si sposta dal basso all’alto via via che ci muoviamo dall’estrema sinistra all’estrema destra della tastiera. Per aiutarti a trovare il punto di partenza, guarda i tasti neri. Noterai uno schema alternato: gruppi di due e tre tasti neri.
In italiano i tasti hanno il nome delle note. Ogni tasto bianco che precede un gruppo di due tasti neri è un DO. Trova il centro della tastiera e il DO a sinistra del gruppo di due tasti neri. Questo è il DO centrale e sarà il tuo punto di riferimento per orientarti sulla tastiera.
Una volta trovato il DO centrale, appoggia sul tasto il pollice destro senza dimenticare la posizione delle mani di cui abbiamo parlato precedentemente. Il lato esterno del pollice, vicino alla punta, dovrebbe toccare il DO centrale, mentre il resto delle dita forma un arco intorno alla pallina immaginaria (o al ginocchio).
Ora posiziona il resto delle dita sui tasti successivi al DO centrale, assegnando un dito a ciascuno dei quattro tasti bianchi che seguono, ovvero RE, MI, FA e SOL. Questa è la posizione del DO e sarà la posizione di partenza per suonare le prime melodie. Per adesso ignora i tasti neri, ci torneremo più tardi.
Le altre note
Avrai notato che, in inglese, le note seguono la struttura dell’alfabeto. Lo stesso vale per le due note prima del DO, ovvero LA (A) e SI (B). Poiché ci sono solo sette tasti bianchi diversi, l’inglese utilizza solo le prime sette lettere dell’alfabeto: da A a G. In altre parole, il tasto bianco che viene dopo G (SOL) è A (LA), quello successivo è B (SI), quello dopo ancora C (DO) e così via. Quando si studia il pianoforte, iniziamo con il DO e non con il LA, perché molte canzoni facili per principianti possono essere suonate nella posizione del DO con i soli tasti bianchi.
Diteggiatura corretta
Nella posizione del DO è chiaro quali dita utilizzare per quale nota. Quando si cominciano a suonare le altre note, però, potrebbero nascere i primi dubbi. In realtà, non esiste un’unica diteggiatura corretta in quanto la diteggiatura dipende da molti fattori. Esistono tuttavia alcune buone pratiche. Se vuoi evitare errori, leggi il Capitolo 10 - Domande e risposte quando si impara a suonare il pianoforte per saperne di più su questo argomento.
Le otto note dal LA al LA successivo costituiscono un’ottava (dal latino “octo”). Se premi la stessa nota in ottave diverse noterai che il suono è il medesimo, solo più alto o più basso.
Se guardi su e giù sulla tastiera, vedrai che ogni DO si trova a sinistra del successivo gruppo di due tasti neri. Allo stesso modo, ogni FA si trova a sinistra di un gruppo di tre tasti neri. Una volta identificato lo schema, o semplicemente contando a partire da ogni DO, potrai dare un nome a ogni tasto bianco del pianoforte. La nota più bassa sulla maggior parte dei pianoforti è un LA o un DO, ma parti sempre dalla posizione del DO centrale per orientarti in quanto ti muoverai spesso su quell’ottava.
Appunti sulla notazione in altre lingue
Il sistema di notazione con le lettere dell’alfabeto si chiama notazione anglosassone. È di gran lunga il più diffuso nello studio del pianoforte moderno. Tuttavia, come abbiamo detto, la notazione italiana è diversa. Anche se fai capo a quella italiana, ti consigliamo comunque di continuare a leggere per saperne di più.
Notazione fissa di DO
Particolarmente comune nei Paesi dell’ex Commonwealth e in alcune scuole di arti sceniche nei Paesi di lingua inglese, è il tipo di notazione che utilizziamo anche in Italia. Invece di C, D, E, F, G, A, B, questa notazione utilizza DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, DO.
Notazione tedesca
Questa sarà più chiara quando tra poco introdurremo i diesis e i bemolle (alterazioni) ma la accenniamo in questa lista perché potresti averne sentito parlare. Nella notazione tedesca, la nota B (SI) viene indicata con la lettera H. Mentre la nota che in inglese sarebbe B♭ (la nota nera a sinistra del B) viene indicata come B.
Iniziare a suonare
Esercitati a suonare tutti e cinque i DO in ordine, uno alla volta, dal basso all’alto. Suona ogni tasto con decisione in modo che la nota risuoni, poi alza il dito prima di suonare il DO successivo. Ricorda la tecnica che abbiamo trattato nel Capitolo 3. Prova ora a suonare le note al contrario, o a saltarle, per ascoltarne il suono e capire la sensazione.
Sperimenta ancora con la dinamica, suonando queste cinque note più forte o più piano, tenendole per periodi più o meno lunghi. Nella posizione del DO, il braccio non dovrebbe muoversi più del leggero abbassamento del polso descritto in Capitolo 3, pertanto ricorda di tenerlo rilassato.
Suona le tue prime melodie
Tratteremo le basi per leggere lo sparito più avanti, ma per ora puoi provare a suonare le tue prime melodie utilizzando una forma di notazione di base. Inizia nella posizione del DO, posiziona un dito su ogni nota da DO a SOL e suona le note scritte sotto, alzando il dito dal tasto quando premi la nota successiva. Tieni premuta ogni nota per la stessa durata di tempo, e più lo spazio tra una nota e l’altra è ampio, più tieni la nota premuta. Non preoccuparti se il suono non è un granché, siamo solo all’inizio. Tratteremo un modo decisamente migliore di tenere il tempo e il ritmo nel Capitolo 8.
Il brano che segue è un pezzo tradizionale chiamato Aura Lee, in cui potresti riconoscere la melodia di “Love Me Tender” di Elvis Presley.
DO FA MI FA SOL RE SOL - FA MI RE MI FA - DO FA MI FA SOL RE SOL - FA MI RE MI FA
Ottimo lavoro! Hai appena suonato la tua prima canzone!
Vuoi continuare a suonare? Prova questa versione semplificata dell’“Inno alla gioia” di Beethoven.
MI MI FA SOL SOL FA MI RE DO DO RE MI MI - RE RE
MI MI FA SOL SOL FA MI RE DO DO RE MI DO - DO DO
Niente male! Ha appena suonato la tua seconda canzone e la tua prima melodia classica.
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